Le forme della natura (alberi, foglie, coste, nuvole ecc.)
mostrano quasi sempre un carattere irregolare e non possono essere
rappresentati usando la geometria euclidea (cerchi, rette, poligoni).
Ad esempio in un albero (soprattutto nell'abete) ogni ramo è approssimativamente
simile all'intero albero e ogni rametto è a sua volta simile al proprio ramo.
Per rimuovere questo ostacolo il matematico Benoit B. Mandelbrot (1982)
ipotizzò un nuovo tipo di geometria: la geometria frattale.
Una struttura frattale è una figura geometrica in cui un motivo si ripete
su qualsiasi scala.
Ingrandendo la figura si noteranno forme ricorrenti e ad ogni ingrandimento
essa rivelerà nuovi dettagli.
Un frattale invece di perdere dettaglio quando è ingrandito, si arricchisce
di nuovi particolari.
Il termine frattale, coniato da Mandelbrot, deriva dal termine latino 'fractus',
che significa «irregolare e spezzato»
L'insieme di Mandelbrot è un luogo geometrico del piano complesso e la sua frontiera
(cioè il suo perimetro) è una curva frattale.
E' possibile riprodurre tale insieme utilizzando un computer e dei programmi che si
possono trovare in rete.
Nel mio caso, occupandomi di informatica, ho preferito scriverlo appositamente.
Gli algoritmi che generano i frattali, producono spesso delle immagini di grande
bellezza, tanto che è nato un nuovo genere d'arte detta appunto arte frattale.
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